Frida Kahlo e Diego Rivera in mostra a Genova

Frida e Diego sono approdati a Genova. Finalmente, almeno per me che amo Frida Kahlo, il 20 settembre è stata inaugurata la mostra dedicata ai due artisti messicani. Duecento opere, tra dipinti e fotografie, occuperanno gli appartamenti del Doge a Palazzo Ducale fino all’8 febbraio 2015. Nelle dodici sale si alternano i dipinti di Diego e gli autoritratti di Frida, in un percorso che racconta al visitatore non solo l’arte, ma,  soprattutto, la vita dei coniugi Rivera. Una vita intensa, bella e dolorosa quella di Frida e Diego, uniti dall’amore per l’arte, per il Messico e la rivoluzione. Una coppia non convenzionale, “l’elefante e la colomba” li definì il padre di Frida, Guillermo Kahlo, quando seppe che la sua giovane e delicata figlia voleva sposare Diego Rivera, pittore della rivoluzione messicana con un corpo massiccio e grossolano, tanto più grande di lei e con mogli e figli alle spalle. Diego Rivera dipingeva la storia nazionale messicana e la rivoluzione nei suoi grandi murales, Frida Kahlo ritraeva solo se stessa. Diego Rivera dipingeva la storia nazionale messicana e la rivoluzione nei suoi grandi murales, Frida Kahlo ritraeva solo se stessa. “La mia pittura porta il messaggio del dolore, la mia pittura non è rivoluzionaria”, aveva dichiarato Frida durante un’intervista. Il dolore di cui parla è il dolore per quel corpo disgraziato che le era toccato in sorte, per i figli che non era riuscita a partorire, per i tradimenti di Diego, che, a sua volta, lei stessa tradiva. Due vite da romanzo, di quelli da leggere tutto di un fiato. E sono tanti, infatti, gli scrittori che si sono dedicati a Frida e Diego: Jean- Marie Le Clézio che ha raccontato la loro storia nel suo “Diego e Frida, un amore assoluto sullo sfondo del Messico rivoluzionario”; Pino Cacucci che ha dato la voce a Frida nel suo monologo “Viva la vida!”, e, ancora,  la scrittrice croata Slavenka Drakulic con il suo romanzo “Il letto di Frida”. Se siete a Genova, se passate di qua, visitate la mostra: la forza di Frida Kahlo, la sua voglia di vivere, il desiderio di andarsene per non tornare vi colpiranno e Diego e Frida non vi lasceranno più!

Via allo SugarCon 2014

È cominciata ufficialmente oggi (nonostante alcune delle iniziative fossero state già presentate nei giorni scorsi) la quarta edizione del Festival Sugarpulp di Padova (da quest’anno Sugarcon). Ho assistito purtroppo solo alla prima edizione del festival, nel 2011: c’ero capitata – e lo ammetto senza pudore – per ascoltare e guardare con occhi adoranti Joe Lansdale, uno dei miei scrittori preferiti. Il mio tenero cuore da fangirl in quell’occasione mi ha portato a scoprire con gioia e meraviglia una delle realtà più dinamiche, interessanti e innovative che ci ritroviamo sul territorio nazionale: l’associazione culturale Sugarpulp. …una delle realtà più dinamiche, interessanti e innovative che ci ritroviamo sul territorio nazionale: l’associazione culturale Sugarpulp… Nata nel gennaio del 2011 dalla mente di Giacomo Brunoro e Matteo Strukul (autore del recente e bellissimo La giostra dei fiori spezzati, Mondadori) l’associazione cura oggi sia la rivista Sugarpulp Magazine che il festival SugarCon e si occupa di promozione culturale, letteratura di genere, scoperta o “importazione” di nuove voci, cinema e fumetti. Il festival SugarCon (che andrà avanti a ritmi serratissimi fino a domenica 28 settembre) anche quest’anno propone un calendario ricco di appuntamenti e di ospiti internazionali: da Tim Williocks, a Victor Gischler, alla “nostrana” Licia Troisi, e per la sezione Comics tra gli altri Giorgio Cavazzano. Gli eventi (workshop, presentazioni, convegni) si svolgono in varie sedi nel centro di Padova: da Palazzo Zuckermann, allo storico caffè Pedrocchi, al Sottopasso della Stua. Se siete della zona o avete modo di fare… un salto a Padova, vi consiglio di cuore di andare a seguire il festival. Fatelo anche per me, che vi invidierò non poco.